Qual è l'età giusta per lo smartphone?

Qual è l’età giusta per lo smartphone?

Psicologi e pedagogisti sono concordi nel riconoscere che l’età giusta per lo smartphone non sia prima degli 11-12 anni. A questa età, infatti, i ragazzi  fanno il proprio ingresso alle scuole secondarie di primo grado. Inoltre, da un punto di vista di sviluppo, a partire dai 12 anni emergono alcune capacità essenziali per la gestione delle dinamiche digitali. Tra queste dobbiamo assolutamente ricordare la possibilità di esercizio del pensiero critico, l'abilità nel problem solving e il controllo degli impulsi.

 

Non c'è un'età giusta per lo smartphone se prima non c'è stata educazione

 

Come per ogni cosa, è importante che ci sia un pensiero educativo dietro ad ogni gesto, quindi anche la consegna dello smartphone va preparata nel tempo.

📑 Metti in chiaro le regole prima dell’acquisto. Stipula un patto familiare che preveda per cosa potrà usarlo, per quanto tempo, su quali social, sì o no durante i compiti. È importante che tu riesca a trovare una modalità di controllo che non preveda lo spiare il cellulare di tuo figlio. Cerca di rispettare la sua privacy, soprattutto man mano che cresce. Instaura un dialogo di apertura e condivisione (non di invadenza!), permettendogli di affidarsi a te ogni volta che ce n’è bisogno.

Di fronte alla preoccupazione che tuo figlio passi troppo tempo online, ricorda che non puoi imporre delle regole di utilizzo moderato se tu ne fai un uso spropositato. L’apprendimento tramite osservazione è di gran lunga il più efficace. Per questo, è importante che tu sia un esempio per tuo figlio.

 

Come gestire i pericoli online

 

Per tenere lontano tuo figlio dai pericoli, mettiti nell'ottica che la censura non è una soluzione. Qualsiasi intervento, sia esso educativo e protettivo, deve passare attraverso il dialogo e la spiegazione.

➖ Insegnagli a proteggere la propria privacy e fare attenzione alle persone con cui interagisce.

➖ Spiegagli il corretto utilizzo dei social, molti dei quali, prima dei 14 anni, prevedono l’autorizzazione da parte del genitore.

➖ Create insieme profili privati e valuta chi sceglie di seguire e da chi viene seguito.

➖ Spiegagli le conseguenze della pubblicazione di foto, video, post. C’è un alto valore educativo nel far passare il messaggio che likes e commenti non sono il solo metro di giudizio che conta. Che siano pochi o tanti, non è sui social che dobbiamo costruire l’identità (ma dobbiamo farci i conti).

➖ Come per la scuola, prepara tuo figlio ai rischi del cyberbullismo: che ne sia vittima, artefice o testimone ha una responsabilità e può chiederti aiuto per uscirne o per aiutare un compagno.

 

 

Michelle Castenetto
michelle.castenetto@gmail.com
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